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Guanti monouso: meglio lattice o nitrile?

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Chi utilizza guanti usa e getta per la propria professione si è posto spesso questa domanda.

I guanti monouso in nitrile e quelli in lattice sono considerati le migliori soluzioni per usi professionali. A seconda dello scopo, però, è preferibile affidarsi a un materiale specifico.

Securlab propone una vasta gamma di guanti monouso di entrambi i tipi, adatti a ogni necessità.

Differenze tra guanti in lattice e nitrile: i materiali

guanti in lattice naturale (derivante dall’albero della gomma) hanno una buona resistenza a forature e strappi.

Il lattice è un’emulsione dall’aspetto lattiginoso e consistenza colloidale, in genere di colore bianco, ma può essere anche giallo, arancione o rosso. Si trova in specifiche cellule (i laticiferi) di molte piante e nei funghi dei generi Lactarius, Lactifluus e Multifurca furcata.

Il lattice, inoltre, può contenere alcaloidi, proteine e altre sostanze in base alla specie vegetale che lo produce. L’Hevea Brasiliensis è la pianta dalla quale si ricava il lattice più pregiato.

Tale pianta si trova nelle foreste tropicali asiatiche, nella Malaysia e nello Sri Lanka. Il lattice naturale si ricava anche da altre piante, quali l’Hevea Guianensis e l’Hevea Benthamiana.

Il materiale naturale dotato di maggiore elasticità è la gomma isolata dal lattice, in quanto ha la naturale e istantanea caratteristica di riassumere la conformazione originale dopo essere stato compresso o allungato.

I guanti in nitrile, invece, sono composti di AcriloNitrile e Butadine, composto denominato anche NBR ovvero Nitrile Buthadiene Rubber.

Il nitrile viene trattato e lavorato allo stato liquido diversamente dal PVC (vinile) che deriva da granuli plastici.

Il nitrile è quindi una gomma sintetica con un minore contenuto proteico rispetto al lattice, ma è più resistente alla lacerazione; inoltre questo materiale è molto resistente a varie sostanze chimiche ed è sicuro per le persone allergiche al lattice. I guanti monouso in nitrile sono comunque i più resistenti.

Caratteristiche specifiche dei guanti in nitrile e in lattice

I guanti in nitrile sono la scelta migliore per quanto riguarda le proprietà di resistenza meccanica e chimica. Sono infatti una soluzione particolarmente solida, ma allo stesso tempo che garantisce ottima sensibilità, elasticità ed ergonomia.

Ciò è dovuto allo spessore dei guanti in nitrile, che assicura maggiore resistenza meccanica rispetto a quella dei guanti in lattice, facilmente perforabili se messi a contatto con sostanze chimiche.

Guanti monouso in nitrile

Data l’assenza di lattice, inoltre, possono venire tranquillamente utilizzati anche dai soggetti allergici a questo componente. Sono ideali per chi lavora a contatto con alimenti e come protezione dalle sostanze chimiche e corporee.

I guanti in lattice sono particolarmente apprezzati, invece, per il loro rapporto qualità/prezzo. Pur avendo un costo inferiore rispetto ad altri guanti monouso, si distinguono per le loro caratteristiche di sensibilità, impermeabilità, elasticità, ma anche per essere biodegradabili, e quindi facilmente smaltibili.

Non sono però adatti per essere utilizzati nel settore alimentare, in quanto le proteine di questa sostanza potrebbero causare allergie se si depositano sugli alimenti.

Al contrario, i guanti in nitrile escludono questo rischio e sono anche maggiormente ergonomici e comodi dei primi.

A livello di costi, il nitrile è più caro del lattice dato che prevede una lavorazione più difficile.

Usi dei guanti in lattice e in nitrile. Ci sono attività particolari per cui un tipo di guanto è meglio dell’altro?

I guanti monouso in lattice sono preferibilmente utilizzati da coloro che lavorano a contatto con sostanze biologiche per la loro l’elevata impermeabilità.

Vengono frequentemente indossati da dentisti e medici per la loro elasticità, in quanto la gomma assume immediatamente la conformazione della mano e ritorna alla forma originale.

Guanti monouso in lattice

Il loro utilizzo è comunque preferito anche da coloro che lavorano nell’ambito dell’estetica o della produzione di farmaci e cosmetici, a causa della contenuta resistenza chimica.

Esistono poi guanti in lattice chirurgici, in genere sterili. La clorurazione viene utilizzata per aiutare la calzata dei guanti senza l’uso di polvere. Tale trattamento ha un impatto su alcune caratteristiche benefiche del lattice, ma diminuisce il numero di proteine del lattice allergizzanti, pur non riuscendo a eliminarle del tutto. Spesso si utilizza un doppio guanto in ambito medicale, per diminuire il rischio di infezione o la perforazione dei guanti da oggetti taglienti durante gli interventi medici.

In generale quindi i guanti in lattice possono essere utilizzati per:

  • Trattamenti di carattere medico-ospedaliero
  • Pulizie casalinghe
  • Lavori di bricolage e giardinaggio
  • Trattamento di sostanze alcoliche


I guanti monouso in nitrile invece assicurano una maggiore resistenza, e sono quindi più indicati in tutte quelle professioni dove aumenta il rischio di lacerazione, quindi anche in ambito medico-ospedaliero.

Inoltre, il nitrile permette di manipolare in sicurezza anche solventi chimici aggressivi ed è sicuro per individui allergici al lattice, così come per la preparazione di alimenti per persone che potrebbero essere allergiche.

Un'altra caratteristica molto importante è che, a differenza dei guanti in lattice, i guanti in nitrile si aprono rapidamente quando vengono forati, consentendo all'utente di rilevare rapidamente il possibile rischio di contatto, ad esempio, con sostanze chimiche.

È meglio utilizzare i guanti senza polvere o con polvere? E la misura?

Per prodotti come i guanti monouso in lattice o nitrile viene specificato se contengono o meno polvere. In passato, era un semplice talco per favorire la calzata del guanto mitigando l’attrito. Oggi il materiale impiegato come polvere è prevalentemente l’amido di mais.

I moderni materiali utilizzati facilitano comunque la calzatura corretta e aderente del guanto anche senza l’utilizzo di polvere, e hanno prezzi sempre più contenuti.

La polvere viene ancora utilizzata per chi ha un’eccessiva sudorazione delle mani, dove svolge una funzione assorbente che contrasta la concentrazione di umidità nel guanto, causa di sgradevoli sensazioni.

Una controindicazione è che l’amido di mais può assumere forme di micro-prismi che possono irritare la cute provocando dermatiti e altre reazioni allergiche. Negli ultimi anni i consumatori stanno sempre maggiormente spostandosi verso l’utilizzo di guanti monouso senza polvere.

Nelle professioni legate alla preparazione di alimenti o medicali la scelta di guanti monouso senza polvere si fa sicuramente preferire. Esistono poi delle lavorazioni particolari, come la clorinatura, che rendono il guanto satinato e pertanto ne agevolano la calzata anche in assenza di polvere.

Nella scelta di un guanto monouso, sia in lattice sia in vinile, è molto importante anche la misura.
Per misura della mano si intende la circonferenza nel punto più largo del palmo, ovvero quella che è quello alla base delle dita pollice escluso.

Guanti consumabili in lattice e nitrile

Le misure possono essere espresse in lettere (le classiche taglie) o anche in numeri, secondo questo schema:

  • XS – taglia 6 – 152 mm
  • S – taglia 7 – 178 mm
  • M – taglia 8 – 203 mm
  • L – taglia 9 – 229 mm
  • XL – taglia 10 – 254 mm
  • XXL – taglia 11 – 297 mm


Altro aspetto importante è la lunghezza dei guanti, che in genere non si estende oltre la base del polso, ma esistono in commercio anche modelli più lunghi, che arrivano a metà avambraccio o appena al di sotto del gomito, utili soprattutto in determinati ambiti lavorativi.