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Prelievo Venoso: Colori e Tipi di Provette

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Il prelievo ematico di sangue venoso, più comunemente chiamato prelievo venoso, è un’operazione fondamentale nell’ambito della diagnosi di un grandissimo numero di patologie.

Consiste nell’acquisizione di un campione di sangue venoso che viene inviato poi in un laboratorio al fine di essere analizzato e fornire quindi un quadro preciso dello stato di salute del paziente.

Questo prelievo viene effettuato solamente da personale qualificato, come gli infermieri, e solo in determinati momenti della giornata, decisi dal medico che ha prescritto le analisi.

Tipicamente si effettua al mattino col paziente a digiuno da un determinato numero di ore, oppure prima o successivamente aver assunto determinati farmaci per poterne constatare gli effetti.

Il punto del corpo privilegiato per un prelievo di sangue venoso sono gli arti superiori, in quanto la vena mediana presente in essi provoca meno fastidio al paziente.

Sono da evitare invece prelievi agli arti inferiori soprattutto in pazienti affetti da diabete o vari tipi di insufficienze, cardiovascolare come renale, o da malattie respiratorie, in quanto può favorire lo svilupparsi di trombi.

L’analisi in laboratorio del campione prelevato si presta davvero a moltissimi tipi di esame, dalla glicemia, al colesterolo, ai trigliceridi, all’insulina, alla presenza di diverse vitamine, solo per citare i più comuni.

È un tipo di controllo da effettuare anche per rilevare la presenza o meno di sostanze più particolari, e quindi nel caso di patologie anche complesse.

Per effettuare correttamente un prelievo venoso si deve disporre di un laccio emostatico, da legare al braccio del paziente per mettere in evidenza la vena interessata, di un ago per il prelievo ma soprattutto di provette adeguate dove conservare il campione prelevato.

Le provette sono un componente molto importante di questo tipo di analisi. Devono essere realizzate in materiale appropriato affinchè non alterino in alcun modo il sangue che contengono.

Inoltre, la differenziazione del colore del tappo delle provette fornisce già un’indicazione importante ai tecnici di laboratorio del tipo di esame da effettuare sul campione prelevato.

Il colore del tappo indica anche la presenza all’interno della provetta di una particolare sostanza, che mescolata col sangue ne mette in evidenza determinate caratteristiche a seconda delle sostanze che si desiderano rintracciare nel campione.

Cosa sono le provette per il prelievo venoso

Le provette per le analisi del sangue utilizzate per i prelievi e da destinare al laboratorio sono dei piccoli recipienti, realizzate in materiale plastico sterile come il PET, fornite sottovuoto e totalmente monouso.

Hanno una capienza diversa a seconda dell’esame cui sono deputate, per il quale si necessita di una quantità precisa di sangue prelevato.

Inoltre, anche l’ordine di riempimento delle provette è importante, in quanto il primo sangue prelevato contiene anche delle particelle dei tessuti attraversati e può essere rilevante solo per determinati esami.

La sequenza del prelievo è quindi molto importante per garantire analisi di laboratorio corrette.

Ogni tipo di provetta da laboratorio contiene come detto una differente sostanza che permette di conservare al meglio il campione prelevato ai fini dell’analisi chimica.

Queste devono essere sempre opportunamente etichettate con i dati del paziente.

Le provette riempite poi vengono sottoposte in laboratorio a differenti processi di conservazione o eventualmente di centrifuga, per stabilizzare il contenuto, prima di procedere all’analisi microscopica del sangue prelevato.

Tipi di provette e colori

Come accennato, il colore dei tappi delle provette indica il tipo di esame cui un singolo campione di sangue è deputato e la sostanza presente all’interno della provetta che lo favorisce.

Ne esistono di molti colori, anche se quelli principalmente utilizzati nelle analisi di laboratorio sono quattro: il rosso, il giallo, l’azzurro e il viola.

Provetta con tappo rosso

Le provette con tappo rosso contengono un attivatore della coagulazione (quindi non sono adatte per il controllo dell’assetto coagulativo del sangue), tipicamente sotto forma di un sottilissimo strato di gel.

Questo, composto di particelle di silice micronizzata, attiva la coagulazione quando la provetta viene capovolta delicatamente una volta effettuato il prelievo.

È utilizzata per molteplici esami sierologici, quali esami di chimica clinica, degli enzimi, di ormoni, di sierologia infettiva e di moltissimi allergeni.

Provetta con tappo giallo

La provetta gialla ha altresì un effetto coagulante ma in più le sostanze al suo interno consentono la separazione del siero dalla parte corpuscolata, risultando quindi adatte all’analisi della glicemia e delle curve glicemiche.

Provetta con tappo azzurro

La provetta azzurra è indicata per indicata invece per gli esami della coagulazione del sangue, contenendo un anticoagulante come il sodio citrato.

Non è consigliato il riempimento di questa provetta come primo prelievo di sangue venoso.

Si utilizza anche per esami molto più particolari come il D-Dimero (per rilevare embolie polmonari) e per rintracciare diversi tipi di proteine implicate nel processo di coagulazione.

Provetta con tappo viola

Infine, la provetta di colore viola contiene un agente chimico denominato EDTA, acido etilendiamminotetraacetico, il quale legando gli ioni di calcio inibisce la cascata coagulativa del sangue.

Questo tipo di provetta permette un gran numero di esami di laboratorio, dall’analisi genetica alla ricerca di virus come l’HIV e l’HCV, fino ad analisi decisamente più comuni come la determinazione del gruppo sanguigno e del fattore RH, oppure di test per la ricerca di anticorpi.

Può essere utilizzata anche direttamente in analizzatori automatici, senza cioè che venga aperto il tappo, per una diagnostica molecolare e per determinare la carica virale del campione prelevato.

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Un laboratorio di analisi perfettamente funzionale deve quindi poter contare su una strumentazione appropriata, a partire proprio dalle provette per analisi del sangue che utilizza.

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