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Strumenti e Attrezzature per Otorinolaringoiatra

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È una delle branche più importanti della medicina così come anche una di quelle che si occupa dei disturbi più comuni.

Parliamo dell’Otorinolaringoiatria, la disciplina che si occupa della corretta salute di tre organi fondamentali come naso, orecchie e gola, curando tutte le diverse e numerose patologie e disturbi che possono colpirli.

Come nelle altre discipline mediche, esistono diversi tipi di strumenti per l’otorino, come è comunemente chiamato il medico specialista in questo campo.

Strumenti molto diversi tra di loro che nel corso degli anni si sono sempre più tecnologizzati.

Andiamo ora a vedere quali sono gli strumenti maggiormente utilizzati in questo campo, e quali patologie servono a identificare e poi a curare.

Otorinolaringoiatra: strumenti essenziali

Tipicamente, ci si rivolge a un otorinolaringoiatra in caso di fastidi alle orecchie, come ronzii o problemi di udito, naso chiuso senza un particolare raffreddore in atto, dolori o fastidi alla gola e di conseguenza alla voce ma anche, a livello più grave, sensazioni di sbandamento o di problemi di equilibrio, le classiche vertigini.

Lo specialista prima di tutto procede all’anamnesi, l’ispezione visiva di cavo orale e orecchie, o anche un palpamento del collo.

Sono davvero diverse le patologie, anche molto comuni, di cui si occupa l’otorinolaringoiatra, dalla banale tonsillite fino ai problemi di respirazione notturna, come apnee e russamento.

Altri problemi che può avere la laringe, la gola, riguardano le corde vocali, fino ai più gravi noduli, polipi o cisti, o disturbi alle ghiandole salivari.

Per l’orecchio la disciplina cura problemi di udito quali le semplici otiti ma anche le vertigini e l’otosclerosi, mentre nel naso possono verificarsi disturbi quali la sinusite e le adenoidi.

Proprio per procedere all’ispezione, gli strumenti di otorinolaringoiatria più utilizzati sono quindi otoscopi, laringoscopi, diapason, audiometri e impedenziometri.

Otoscopio

L’Otoscopio è uno degli strumenti diagnostici più diffusi in ambito otorinolaringoiatrico. 

Si tratta di un dispositivo ottico, che ricorda come forma un martelletto, e che serve per osservare il cavo auricolare e il timpano. Serve quindi per verificare lo stato di salute dell’orecchio e di tutti gli organi al suo interno, permettendo di rilevare diverse patologie. La più comune è di tipo infiammatorio, l’otite, ma permette anche di scoprire problemi più complessi quali lesioni o malformazioni.

Dotato di un’impugnatura, in plastica o metallo, e di una testa illuminata, l’otoscopio permette al medico un’osservazione accurata tramite una lente di ingrandimento.

Esistono in commercio otoscopi molto semplici, così come anche modelli tecnologicamente più avanzati, digitali con luce a LED, in grado di fornire all’operatore un’immagine molto più accurata e con una scala di colori maggiore. 

Laringoscopio

Un altro strumento davvero comunissimo tra quelli utilizzati dall’otorino è il laringoscopio, un dispositivo endoscopico che permette la visualizzazione dello spazio compreso tra le corde vocali in gola, denominato glottide.

Permette quindi un’ispezione della gola ed è altresì utilissimo per introdurre il tubo endotracheale nel momento in cui si verifica la necessità di intubare un paziente.

Anche il laringoscopio è dotato di un’impugnatura, e di una lama su cui è installata una luce, che permette l’ispezione della laringe.

La lama è forse il componente più importante del laringoscopio, può essere retta o curva, a seconda del tipo di intervento o di osservazione che occorre svolgere. Per i neonati soprattutto è retta.

Soprattutto è di diverse dimensioni a seconda dell’età del paziente che deve essere esaminato.

Il laringoscopio può essere molto semplice, per un’osservazione a occhio, ma anche molto complessa, come certi modelli utilizzati nelle sale operatorie, dotato di telecamera e di minischermo che permette una visione della gola molto più precisa e accurata.

Diapason

Il Diapason è un dispositivo di metallo composto da un’impugnatura a stelo e da una lamina vibrante a forma di U, utilizzato dall’otorinolaringoiatra per esami della capacità uditiva, detti di acumetria.

Fornisce una prima indicazione molto generale di una possibile sordità, da confermare poi con esami e strumenti più approfonditi quali l’audiometro.

L’analisi consiste nel far vibrare lo strumento e vedere la reazione del paziente al rumore.

Anche in questo caso, esistono in commercio dispositivi facilmente trasportabili e molto basici, così come set di diapason in speciali leghe metalliche e capaci di fornire vibrazioni a diverse frequenze. 

Audiometro e Impedenziometro

Audiometri e impedenziometri servono per effettuare il cosiddetto esame audiometrico e quindi fornire indicazioni precise sulla capacità uditiva di un paziente, e rilevare eventuali gravi perdite.

Il macchinario è collegato a delle cuffie che vengono indossate dal paziente, e invierà ad esso dei suoni particolari, con toni che varieranno dal basso all’alto.

Il paziente sarà chiamato a dare un cenno o a premere un pulsante ogni volta che avvertirà un particolare suono. In base alla sua percezione di suoni particolari, il medico potrà determinare la funzionalità dell’orecchio esterno o interno del paziente, mentre tramite delle vibrazioni potrà verificare lo stato di salute dell’orecchio interno.

Ancora più approfondito è l’esame che si effettua con l’impedenzometro, un apparecchio specifico per osservare lo stato di salute del timpano e di tutto l’apparato circostante.

Questo tipo di visita si effettua inserendo un cono all’interno dell’orecchio, con una leggera pressione per farlo aderire a un timpano, in cui viene immesso un suono per mettere in movimento il timpano e la catena degli ossicini ad esso legata. In base alla reazione dell’organo l’otorinolaringoiatra sarà in grado di determinare il tipo di problema uditivo del paziente.

La tecnologia per questo tipo di dispositivi ha fatto veramente passi da gigante, e ora esistono in commercio modelli digitali molto sofisticati in grado anche di ricoprire sia la funzione di audiometro che di impedenzometro.

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