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Sutura Intradermica: Tipi di Punti e Differenze tra Riassorbibili e da Rimuovere

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Cosa si intende per sutura intradermica

La sutura intradermica è un particolare tipo di sutura cutanea. Per quest’ultima si intende quell’operazione di grado di ricucire due lembi di pelle divisi per un intervento o un trauma, per favorire una cicatrizzazione il meno traumatica e visibile possibile. 

La sutura intradermica è il livello più elevato di una sutura cutanea. Si tratta di una sutura con un ottimo risultato estetico, dove la cicatrizzazione non lascia evidenti segni. Proprio per questo è il tipo di sutura utilizzato preferibilmente dai chirurghi estetici.

Si utilizzano aghi e fili sottilissimi, passati direttamente nella pelle e che evitano il decubito, ed è un tipo di sutura continuo, dove il filo non è interrotto tra i vari punti.

Differenze tra punti di sutura riassorbibili e da rimuovere

I punti di sutura si dividono in due grandi gruppi, quelli riassorbibili e quelli non riassorbibili.

I punti di sutura riassorbibili di fatto non vengono rimossi dal medico. Per la loro particolare composizione scompaiono in maniera autonoma grazie all’azione di alcuni enzimi presenti nei tessuti. 

Possono quindi rimanere all’interno dell’organismo umano per un lungo periodo di tempo, di fatto dissolvendosi senza lasciare alcun segno, e solo una volta che la ferita si è completamente rimarginata vengono assorbiti dall’organismo stesso. 

Le suture assorbibili sono preferibilmente intradermiche, sottocutanee quindi, e sono preferibili per ferite leggere o per rimarginare parti di incisioni. A seconda della loro estensione e del materiale utilizzato possono dissolversi dopo pochi giorni o anche parecchi mesi. 

Le suture non assorbibili invece devono essere rimosse da un medico, che lo farà con una tempistica adatta al tipo di ferita. Questo tipo di sutura può lasciare invece dei segni sulla pelle, la classica cicatrice, con la pelle che in quei punti risulta essere più chiara. 

Altri fattori che possono portare, dopo la rimozione dei punti di sutura, a dei segni sulla pelle sono il ritardo nell’eliminazione dei punti stessi, l’applicazione troppo stretta o l'utilizzo di graffette.

Come deve avvenire la rimozione dei punti

Per i punti non riassorbibili è necessaria quindi la rimozione manuale dei punti di sutura applicati.

La sua tempistica dipende molto dalla posizione del corpo in cui sono stati apposti, che comporta diversi tempi di cicatrizzazione. Per esempio sul viso possono essere rimossi dopo 3-5 giorni, sulle braccia dopo 7-10 giorni, da 10 a 14 giorni invece per gambe, busto, mani e piedi, mentre tra i 7 e i 10 giorni per il cuoio capelluto. Infine, per palmi delle mani o dei piedi i tempi si allungano, dai 14 ai 21 giorni.

Quest’operazione dev’essere necessariamente effettuata da un medico, che si accerterà della guarigione definitiva della ferita prima di procedere alla rimozione dei punti di sutura. 

In caso di punti metallici occorre rimuoverli uno a uno con una pinza specifica detta levapunti. 

Nel caso invece di sutura a filo il medico prende un’estremità dello stesso filo tagliando uno dei fili che entrano nella cute, procedendo quindi a un semplice sfilamento.

Possibili materiali dei punti di sutura e differenze

Le differenti modalità di sutura comportano anche l’utilizzo di materiali diversi, come materiali sintetici, composti da un monofilamento (un filo singolo, per le ferite più lievi) oppure da vari fili intrecciati. 

Le suture riassorbibili spesso sono effettuate sottopelle durante interventi chirurgici, anche per non essere costretti poi a riaprire il corpo per toglierne i punti. I materiali preferibili sono quindi materiali naturali come lino o cotone, oppure fatti di sostanze più complesse come la poliglactina intrecciata o delle particolari cellulose ossidate e rigenerate, completamente prodotte a base vegetale, e quindi senza pericoli per l’organismo. 

Per quanto riguarda la sutura non riassorbibile, in commercio si preferisce l’uso del poliestere intrecciato rivestito di silicone, che assicura sostegno permanente e resistenza, oppure del poliammide, il nylon, oppure ancora un materiale non riassorbibile è la seta

Sia per quanto riguarda le suture assorbibili che per le suture non assorbibili, in commercio ci sono kit completi con calibri e aghi di diverse dimensioni, così come il filo composto in materiale differente a seconda dell’utilizzo che se ne deve fare, e su quale parte del corpo deve agire.

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