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Tipi di Aerosol: Guida alla Scelta

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L’aerosol è uno dei dispositivi medicali più diffusi sia nella popolazione che in ambito ospedaliero.

Si tratta di uno strumento indispensabile ai fini di una terapia efficace per contrastare molteplici infezioni respiratorie e lo fa per via inalatoria.

In commercio esistono diversi modelli di aerosol che sfruttano tecnologie differenti, a seconda delle necessità terapeutiche di utilizzo.

In questo articolo analizzeremo le differenti varianti di questo dispositivo, per aiutare nella scelta del modello migliore per le proprie esigenze.

A cosa serve l’aerosol e quando è necessario

L’aerosol è uno strumento che permette di nebulizzare una grande quantità di farmaci in modo che possano essere assunti dall’organismo per via inalatoria.

Un aerosolterapia permette di curare diverse malattie respiratorie, dalla più comune tosse alle più complesse patologie polmonari.

La parte più importante di questo strumento è il nebulizzatore, un componente che permette di trasformare i farmaci allo stato liquido in piccole particelle gassose, col paziente chiamato a inalare dal naso ed espirare dalla bocca, o nel caso di naso chiuso compiere entrambi questi gesti dalla bocca.

Le particelle, in questa microforma nebulizzata, raggiungono direttamente le parti interessate dalla patologia, che siano i bronchi, i polmoni o la laringe, che assorbono così il principio curativo del farmaco in modo rapido ed efficace.

Infiammazioni o infezioni delle prime vie aeree più comuni spaziano dalla tosse, con accumulo di catarro che un aerosol aiuta a sciogliere, fino a una bronchite vera e propria. Una aerosolterapia aiuta anche a calmare una tosse secca placando l’infiammazione che la provoca.

Molti sono i farmaci che si possono assumere tramite aerosol, sempre su indicazione medica, a seconda della patologia riscontrata: da semplici mucolitici a veri e propri antibiotici o anallergici, spesso sciolti in una soluzione di acqua fisiologica.

Tipologie di Aerosol

Esistono quindi in commercio varie tipologie di aerosol a seconda delle differenti esigenze.

Esistono dispositivi differenti per velocità e potenza, oltre che per sistema di nebulizzazione, dotati di molteplici accessori. 

Il più comune è il boccaglio o mascherina, tipicamente in lattice, di differenti misure a seconda che debba essere utilizzato da adulti o bambini. 

È molto importante che la mascherina aderisca bene al viso coprendo contemporaneamente naso e bocca.

Per quanto riguarda invece il tipo di nebulizzazione, i tre principali tipi di aerosol sono quello a pistone, a ultrasuoni o a membrana vibrante.

Aerosol a pistone

La tipologia di questo strumento più comunemente diffusa, non solo a livello ospedaliero ma anche casalingo, è l’aerosol a pistone.

Questo tipo di apparecchiatura sfrutta l’aria compressa da un pistone per nebulizzare un farmaco liquido, trasformandolo in tante piccole goccioline che possono essere inalate e possono raggiungere velocemente le parti più profonde dell’apparato respiratorio come i bronchi.

Al suo interno è presente un piccolo compressore a motore, il pistone appunto, che comprimendo l’aria presente all’interno di un’ampolla contenente il medicinale in forma liquida permette a questo di trasformarsi in una soluzione gassosa che può essere inalata.

Le particelle di farmaco nebulizzate sono grandi all’incirca 2 micron e sono molto omogenee tra di loro, risultando quindi adatte a un gran numero di terapie farmacologiche.

Di contro i tempi di nebulizzazione sono abbastanza lunghi per questo tipo di strumento (circa 10 minuti), che risulta essere spesso anche rumoroso e ingombrante, ma certamente altrettanto funzionale ed economico.

Aerosol a ultrasuoni

Nell’aerosol a ultrasuoni la nebulizzazione della soluzione farmacologica avviene attraverso una corrente elettrica ad alta frequenza. Un meccanismo trasforma quindi l’energia elettrica in vibrazioni di frequenza che dividono la soluzione in particelle microscopiche tramite riscaldamento a ultrasuoni.

Si tratta di modelli estremamente silenziosi in grado di creare delle particelle di sostanza farmacologica davvero molto piccole, da circa 1,5 micron. Per questo motivo possono penetrare più in profondità i tessuti polmonari.

Molto più silenziosi rispetto ai modelli a pistone, gli aerosol a ultrasuoni sono in grado di generare delle particelle molto più piccole che vengono inalate in maniera più profonda, risultando ottimi nella cura di malattie che coinvolgono le vie respiratorie più basse come la broncopolmonite. 

I tempi necessari alla nebulizzazione e quindi al trattamento risultano essere più rapidi rispetto a un modello a compressione, inferiori ai sei minuti, con un limitato consumo di energia.

La loro leggerezza e trasportabilità permette a questo tipo di apparecchi di poter essere utilizzati in qualsiasi luogo o momento.

Aerosol a membrana vibrante

L’aerosol a membrana vibrante, detto anche aerosol mesh, è invece dotato al suo interno di una membrana oscillante che consente il passaggio alle particelle più piccole del farmaco, che vengono prodotte in grandi quantità e in maniera costante, garantendo quindi una nebulizzazione molto più mirata, efficace e veloce.

Un elemento vibrante mosso da un motorino spinge infatti la soluzione farmacologica attraverso dei microscopici fori di una membrana, trasformandola quindi in minuscole goccioline.

Il tutto in un ciclo di trattamento di durata estremamente ridotta.

In commercio esistono modelli portatili molto efficaci e di facile utilizzo, che per la loro silenziosità sono adatti anche all’utilizzo sui bambini.

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